GIOCATTOLI PER MALINCONICI


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UN CASO DI FETICISMO UTOPISTICO II

Perché una scultura scomponibile?
Anzitutto: la scultura di metallo scomponibile, come è ovvio, non può per sua natura essere monumentale (a meno che non la maneggi un gigante...), è antimonumentale; la scultura di metallo scomponibile è antieconomica rispetto alla produzione e al mercato dell’arte: una sola scultura di pochi centimetri può avere un costo superiore a quello di una scultura monumentale e richiede tecnici esperti per via degli incastri, del ritiro del bronzo ecc. (Miguel Berrocal ha risolto il problema producendo migliaia di multipli a partire da stampi in acciaio; non è il nostro caso). Ma soprattutto: la scultura di metallo scomponibile tendenzialmente distrugge l’illusione mimetica.
Prendiamo tre «tipi» di sculture: di Botero, di Giacometti, di Moore. La scultura di Botero sembra gonfia di aria e luce. Quella di Giacometti sembra incredibilmente densa e compressa. Quella di Moore sembra quasi contenere organi vitali.
Queste tre sculture sembrano. Raccontano tre storie diverse.
Possono farlo sulla base di un segreto, di un non-detto o non-mostrato: il loro interno. Nel momento in cui vediamo l’interno della scultura, smontandola, viene distrutta l’illusione mimetica. Di qui il riconosciuto carattere nichilista-ornamentale delle sculture-puzzle di Berrocal.
L’illusione permane forse solo se le parti a loro volta conservano una autonomia mimetica: le sculture anatomiche.
Carattere problematico di sculture anatomiche che mimano anatomie immaginarie: i singoli elementi sono mimesi o ornamento?



(2006)
Scultura scomponibile in 38 elementi
Bronzo lucidato; occhi di vetro dipinti
27 cm (h) x 15 cm x 24 cm
Fonderia Mansutti (Roma)