GIOCATTOLI PER MALINCONICI


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OGGETTO DI CULTRO
(Marguerite Khnopff)


Il titolo è un gioco di parole, una sintesi tra l’oggetto di culto e il cultro (culter), il pugnale ricurvo usato dai romani nei sacrifici rituali.
Marguerite Khnopff, sorella anfibia del pittore simbolista Fernand, rappresentava per questi un vero oggetto di culto, e allo stesso tempo la vittima sacrificale di un ménage claustrale, un angelo e un idolo pagano, una sirena e un guerriero androgino. Per questo il suo ritratto-giocattolo ad un tempo dissimula e materializza il naturale complesso di superiorità del ladyboy veracemente esoterico: la pia mistress.
La testa-girasole, dal sorriso embrionale di axolotl albino, ricorda Eliogabalo, l’imperatore del sole romano, aspirante ermafrodita e dissoluto come si conviene ad una vera bimbetta tirannica, spesso oggetto di quadri e poemi simbolisti, nonché delle fantasie di Artaud ed Arbasino.
La spadina evoca l’idea benjaminiana dello spadaccino para-shock di Baudelaire.

 



(2001)
Bronzo lucidato; occhi di vetro dipinti; testa ruotabile
28 cm (h) x 18 cm x 5 cm
Fonderia Anselmi (Roma)