BAMBOLA ABISSALE PER SIRENE
(o Apparecchio nuziale)
Questo oggetto fu trovato nell’estate del 1870 all’interno dello stomaco
di Nerina, una balena di proprietà della famiglia dell’autore.
Le ipotesi circa la sua natura si riducono ovviamente a due: bambola abissale per sirene e apparecchio nuziale per popoli abissali.
Le sirene, come noto, son creaturelle libidinose, sempre a caccia d’uomini.
La loro bambola deve essere abissale e fallica. Una specie di dildo marino.
Le sirene, d’altra parte, sono anche vanitose.
La loro bambola deve rappresentarle mentre giocano alla corda.
Saltare la corda è infatti il sogno, o meglio l’utopia estetica di tutte le sirene. Ogni sirena è convinta che se riuscisse a saltare la corda la sua testa si trasformerebbe all’istante in una stella.
L’altra ipotesi: una donna del popolo abissale dei senza-occhi impugna il manico sagomato e inserisce nella sua orbita oculare vuota e gommosa la sfera all’estremità; l’uomo tiene tra le mani il lato opposto dell’apparecchio, come se pregasse. In questo modo, grazie al cerchio che funge da anello catalizzatore mesmerico, i pensieri nuziali dell’uomo vengono trasmessi alla donna. Le scariche erotiche in eccesso sono disperse dalle punte disposte intorno agli occhi di vetro (simbolici) secondo la nota formula P=RI2=V2/R. La donna valuta la proposta nuziale dell’uomo attraverso questo apparecchio.
Wilhelm Reich ne fu ispirato, allorché concepì l’idea della sua scatola orgonica.
(1996)
Bronzo patinato; occhi di vetro dipinti; base in marmo verde
Altezza: 73 cm (h) x 29 cm x 40 cm (inclusa base)
Fonderia Bonvicini (Verona)
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